E’ un ministro Giuli modestamente altezzoso quello che si presenta in parlamento “niente affatto offeso” dall’operato in articulo mortis del suo predecessore Sangiuliano rispondendo, come se facesse un piacere all’Italia intera, alle legittime interrogazioni parlamentari. Poi concede di annunciare che il decreto firmato dal suo predecessore come ultimo respiro verrà certamente modificato.
Intanto deve incassare il “no, grazie” di Francesco Specchia giornalista di Libero.
Poi, dopo avere risposto alle interrogazioni (o forse prima, ci fa difetto la memoria) Giuli camminava tra i giornalisti sorriso da monarca in volto dispensando monosillabi come Meloni lanciava baci dalla prima del Teatro La Scala. Quasi commovente.
(11 settembre 2024)
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