di Redazione, #Spettacoli
Il coreografo greco Dimitris Papaioannou, oggi il più potente creatore di un linguaggio scenico che intreccia corpo e arte visiva, torna al Festival Aperto con Transverse Orientation, la sua ultima creazione, presentata in anteprima mondiale alla Biennale della Danza di Lione. In questo lavoro (1 ottobre, ore 20.30, 2 ottobre ore 14.00 e ore 20.30, 3 ottobre ore 16.00 Teatro Municipale Valli), che si ispira, a partire dal titolo, ad una teoria scientifica che spiegherebbe l’attrazione delle falene per le fonti di luce, otto magnifici interpreti, avvolti dalla musica di Vivaldi, sono pura poesia, attraversata da movimenti ipnotici. Impossibile raccontare il viaggio tra antichità e modernità, tra permanenza e transitorietà che l’artista greco propone e che il New York Times definisce come “Un lungo atto di magia artistica”.
Al centro dell’opera, la metamorfosi e il mito del Minotauro, il mostro ucciso da Teseo. L’omicidio diviene qui la metafora del giovane che vuole uccidere il vecchio, per prenderne il posto e creare un mondo nuovo. Un sogno ad occhi aperti tra bellezza e sublime mostruosità.
Teseo ucciderà la bestia terribile e Papaioannou sublima inferi e cieli: seduzioni inconfessabili, fusioni tra uomini e tori, passione e repulsione. L’acqua invade lo spazio, la terra trema. Tra materialità e spiritualità, mascolinità e femminilità, umanità e animalità si sviluppa una sfumatura del corpo umano, senza mai rinnegare il fascino degli estremi, dalla statuarietà greca a Magritte, da Botticelli a Dalì.
Il corpo umano – forte e bellissimo ma anche curioso e indagatore – è al centro della ricerca di Dimitris Papaioannou – che al festival Aperto è stato già acclamato ospite negli anni passati con Ink e con il site specific Sisyphus /Trans /Form negli spazi della Collezione Maramotti.
Con riferimenti costanti ai principali temi della storia dell’arte e della mitologia greca, Papaioannou affronta le grandi questioni della vita, esprimendo ammirazione e compassione per quegli archetipi che hanno impostato il corso della storia e dato agli umani una direzione, e con cui fa simbolicamente i conti.
L’ingresso agli spettacoli a teatro sarà possibile solo a coloro muniti di certificazione verde Covid-19 (Green Pass), comprovanti l’inoculamento almeno della prima dose vaccinale Sars-CoV, oppure certificazione comprovante la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 (validità 6 mesi), oppure test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-CoV-2 (con validità 48 ore).
Spettacoli:
venerdì 1 ottobre 2021 ore 20.30,
sabato 2 ottobre 2021 ore ore 14.00 e ore 20.30,
domenica 3 ottobre 2021 ore 16.00
(29 settembre 2021)
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