di Giovanna Di Rosa
Nessuno in famiglia insegnerà a questi adolescenti maschi che avere un’erezione non significa essere dotati (a volte pochissimo) di un’arma di offesa? E che uno sciopero della scuola non significa la libertà di fare festini a base di alcool per poi, nella presunta incoscienza, fare degli altri ciò che vogliamo. Un’altra storia tristissima di violenza sessuale con idiozia a fare da sfondo.
Una chat furbissima [sic] dei furbissimi compagni di violenza: “Fra’, – si chiamano fratelli, magari sono pure un manipolo, e non serve citare Shakespeare – siamo nella m……. lasciala tornare a casa…”. E ora un 15enne ai domiciliari, due indagati, una ragazza vittima di violenza sessuale portata in ospedale dove le viene riscontrato “un tasso alcolemico molto alto, sebbene siano passate otto ore, ed ecchimosi bluastre” – citiamo il sito di SkyTG24 che cita Gazzetta di Reggio e Il Resto del Carlino, il giovane presunto autore della violenza, prima impaurito al telefono col padre e poi arrestato e condotto al Pratello di Bologna.
Mi chiedo che razza di educatori avete avuto per non riconoscere la violenza quando è tale.
Il 15enne è stupito: “Il rapporto è stato consenziente”. Ma per la pm Alessandra Serra della Procura dei Minori di Bologna la violenza sessuale è aggravata “dalle condizioni di inferiorità psichica e fisica, avendo la medesima pesantemente abusato di sostanze alcoliche quali vino e vodka alla pesca, in tali quantità da compromettere la capacità di esprimere un valido consenso“, come si legge nella richiesta di misura cautelare. Il quindicenne presunto colpevole è ai domiciliari nella casa del padre.
Attendiamo arguti commenti dalla politica. Che forse attende di conoscere la nazionalità dei coinvolti per potersi esprimere secondo elettorato.
(1 febbraio 2022)
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