Avrebbe perso le staffe perché contrariato per il materiale che una donna stava smaltendo in discarica. Si tratta di un 63enne operatore volontario di una discarica, il quale avrebbe dapprima inveito contro la donna, per poi minacciarla con una pistola giocattolo in metallo, priva del serbatoio di contenimento di proiettili e priva del tappo rosso che contraddistingue l’arma come giocattolo.
Per questi motivi con l’accusa di minaccia aggravata e porto abusivo di armi i carabinieri dell’aliquota radiomobile della compagnia di Guastalla (RE) hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia un 63enne residente in un comune della bassa reggiana. Il relativo procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.
I fatti 16 gennaio scorso intorno alle ore 15, quando una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Guastalla (RE), su richiesta della Centrale Operativa si recava presso la discarica dell’AUSER di un comune della bassa reggiana, poiché era stato richiesto l’intervento da una donna, la quale riferiva di essere stata minacciata da un operatore volontario con una pistola.
Giunti sul posto i militari operanti identificavano la vittima e l’operatore addetto alla discarica. La donna si recava poi presso la stazione dei carabinieri di Guastalla per formalizzare la denuncia.
(20 gennaio 2025)
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