di Redazione Spettacoli
Con The Pretty Things, in prima italiana al Festival Aperto Reggio Emilia venerdì 4 ottobre, ore 20.00, Teatro Cavallerizza, Catherine Gaudet, presenta un’opera ipnotica, una danza atletica e di resistenza, che affascina, stupisce e destabilizza, come tutte le sue proposte coreografiche, che spesso passano attraverso la ripetizione dei gesti e la modulazione dei corpi, fino a incrinare la superficie delle cose.
The Pretty Things è un pezzo per cinque danzatori i cui corpi si muovono al ritmo del metronomo, in una partitura coreografica dai movimenti semplici e meccanici, che richiede un rigore ineccepibile.
Una musica che è ritmo: voci femminili delicate, elaborate sinteticamente, che respirano battiti, e creano un’ossatura forte, un regime musicalmente regolato.
Un lavoro che viene presentato come la maturazione del linguaggio artistico della coreografa, una “ricerca sotto il corpo dove i desideri possono rinascere sotto il peso della costrizione”, che mette a nudo le contraddizioni del nostro tempo.
Catherine Gaudet, franco-canadese, che ha ricevuto il Grand Prix de la danse de Montréal, parla un linguaggio coreografico assolutamente disarmante: i suoi pezzi hanno una fisicità onesta e schietta che permette di guardare in profondità nella psiche e nell’animo umano.
Il punto di partenza di questa coreografia è stato l’esame delle connessioni e delle risonanze, che ha dovuto ridefinire con i suoi danzatori durante le restrizioni da Covid-19. Ma anche il rovescio delle connessioni, ovvero il concetto di disimpegno e liberazione, può essere fortemente percepito.
Così The Pretty Things è diventato un lavoro sulla comunità e allo stesso tempo un posizionamento critico e scrutatore degli ideali di coesistenza sociale.
Compagnie Catherine Gaudet
La Compagnie Catherine Gaudet è stata fondata a Montreal nell’agosto 2019 con Catherine Gaudet come direttore generale e artistico. Il suo repertorio è composto da diversi pezzi brevi e da sei opere più lunghe: L’invasion du vide (2009), Je suis un autre (2012), Au sein des plus raides vertus (2014), La très excellente et lamentable tragédie de Roméo et Juliette (2016), Tout ce qui va revient (2018) e L’affadissement du merveilleux (2018). Prodotti a Montreal, sono stati presentati a livello locale e internazionale, in particolare in Danimarca, Francia, Belgio, Germania e Stati Uniti, oltre che in prestigiosi festival come il Festival TransAmériques – FTA (Montreal), la Biennale di Lione, il Festival Tanz im August (Berlino) e il Théâtre National de Chaillot (Parigi).
Coreografia Catherine Gaudet
Musica Antoine Berthiaume
Assistente drammaturgo e direttore delle prove Sophie Michaud
Disegno luci Hugo Dalphond
Costumi Marilène Bastien
Prodotto dalla Compagnie Catherine Gaudet
Coprodotto da Festival TransAmériques; Agora de la danse; Centre Chorégraphique National de Caen; Réseau CanDance (Toronto); Centre national des Arts (Ottawa); Harbourfront Center (Toronto); DLD-Daniel Léveillé Danse
(3 ottobre 2024)
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