di Redazione #ReggioEmilia twitter@reggioemilnotiz #Ambiente
Dopo le due “start-up” dello scorso autunno – quella di iniziativa privata che ha generato la messa a dimora di 650 nuove piante nel parco di via Plauto a Pieve Modolena e quella di iniziativa comunale diretta con oltre 1.000 alberi collocati nel parco delle Acque Chiare, con l’impegno di cittadini e associazioni – con le quali è stato avviato il Progetto di forestazione urbana di Reggio Emilia, previsto dalle Linee programmatiche di mandato del sindaco Luca Vecchi (Boschi in città e Food Forest), il Progetto si struttura oggi con una ‘delibera-quadro’ che dispone Linee di indirizzo attuative, ne armonizza e organizza lo svolgimento e la continuità.
La delibera, proposta dall’assessora alle Politiche per la Sostenibilità Carlotta Bonvicni e approvata dalla giunta, pone l’obiettivo di realizzare interventi di forestazione urbana in aree pubbliche, a mitigazione delle isole di calore e assorbimento dell’inquinamento da CO2 aumentando complessivamente la biomassa in città. L’atto consente inoltre la pubblicazione nelle prossime settimane degli Inviti a manifestare interesse (per la raccolta e valutazione delle Manifestazioni di interesse), rivolti ad associazioni, imprese e cittadini, che vorranno partecipare al Progetto.
Sono state individuate le prime 9 aree verdi – parchi o lotti incolti di proprietà comunale – scelte fra un centinaio sulla base di criteri che associano monitoraggio scientifico, sostenibilità, domanda e fruizione del verde, conformazione delle aree ed attuabilità tecnica e di manutenzione. Queste prime aree verranno ‘messe a bando’ nell’ambito delle Manifestazioni di interesse.
A quanto risulta, nessun Comune italiano ha svolto un’operazione così articolata su questa materia.
Gli sviluppi e gli obiettivi del Progetto di Forestazione urbana, le nuove 9 Aree e i criteri delle prossime Manifestazioni di interesse per le nuove piantumazioni sono stati presentati questa mattina, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, l’assessora per le Politiche alla Sostenibilità e all’Ambiente Carlotta Bonvicini e il dirigente del servizio Ambiente David Zilioli.
La messa a dimora di 50.000 alberi a Reggio Emilia nell’arco di un quinquennio è uno dei temi-chiave del piano di azioni per il contrasto ai cambiamenti climatici e costituisce il ‘macro-volume’ del Progetto di Forestazione urbana di Reggio Emilia, presentato nelle sue linee generali lo scorso autunno.
Ampliando la superficie boschiva del territorio comunale, attraverso la messa a dimora di alberi con criterio fondato su rilevamenti e analisi scientifiche, si aumenta complessivamente la biomassa in città per contrastare la produzione di CO2 e favorire la mitigazione del fenomeno micro-climatico delle isole di calore.
Attraverso il Bilancio 2020 in fase di approvazione, sono stati previsti i finanziamenti del ‘pacchetto verde’ con risorse per 250.000 euro all’anno.
Il Piano triennale degli investimenti 2020-2022 del Comune prevede 750.000 euro per azioni specifiche nell’ambito della forestazione: fra l’altro, è intenzione del Comune (il progetto è in fase di studio) realizzare una serra-vivaio comunale che possa ospitare tutti gli alberi che ogni anno vengono resi disponibili dalla Regione Emilia-Romagna con l’iniziativa ‘Un albero per ogni nato’ e sviluppare progettazioni con i cittadini che possono curare e seguire in quella sede la crescita e il rafforzamento delle alberature, prima che vengano messe a dimora.
A queste essenze si aggiungeranno quelle progressivamente rese disponibili dal Comune e dai provati che interverranno.
Il Progetto di Forestazione urbana prevede la realizzazione, nei prossimi anni, di altri 2-3 boschi urbani da aggiungere ai 2 esistenti. Verranno realizzate diverse microaree boscate diffuse nei quartieri, anche in parti non fruite dei parchi esistenti, recuperando porzioni di suolo impermeabilizzate con il “depaving” o “desealing” per aumentare le aree con vegetazione naturale e semi-spontanea, adatta ad aumentare la biomassa e a costituire una rete di aree ricche di vegetazione. Una parte dei nuovi alberi dovrà essere da frutta per realizzare in ogni quartiere delle food forest pubbliche, in stretta collaborazione con i cittadini residenti.
Si aumenterà la presenza degli alberi di spiccata valenza naturalistica e altre piantumazioni qualificate e puntuali lungo strade e nei parchi, dotate di sistemi di irrigazione per tutelarne la crescita. Attenzione sarà rivolta altresì alle aree prive o carenti di alberature, alle segnalazioni-esigenze dei cittadini e alle connessioni da realizzare fra le ‘infrastrutture verdi’ esistenti in città (parchi, ciclabili, viali).
Per raggiungere i vari obiettivi strategici, normare e armonizzare le diverse tipologie di intervento, il Progetto di forestazione urbana è stato diviso in due linee di intervento.
La prima linea di intervento: vengono individuati lotti con specifiche caratteristiche da destinare a progetti speciali e/o campagne nazionali e/o europee dedicate al “verde” o a interventi destinatari di contributi con le medesime finalità. Tali lotti potranno essere individuati in archi temporali differenti a seconda delle esigenze e dei bisogni legati agli obiettivi della Pubblica amministrazione.
La selezione dei soggetti a cui verranno affidati i lotti avverrà mediante una Manifestazione d’interesse, che definirà i requisiti generali e speciali di partecipazione. Solo in caso di esito positivo, si provvederà alla sottoscrizione di una Convenzione che definirà gli accordi tra le parti e l’iter procedimentale di attuazione.
A questa Manifestazione di interesse potranno accedere ad esempio operatori economici specializzati, che rendano possibile il collegamento tra grandi gruppi imprenditoriali interessati a progetti di forestazione ed enti pubblici.
La seconda linea d’intervento: raccoglierà i rimanenti lotti non assegnati alla prima linea d’intervento, che potranno anch’essi essere implementati, da destinare a singoli progetti di forestazione urbana e in conformità ai vari bisogni a scala di quartiere in cui essi si collocano.
Questa Manifestazione di interesse è perciò rivolta a cittadini singoli, ad associazioni del territorio e a imprese singole anche di non grandi dimensioni.
Si valuteranno eventuali adesioni a progetti, campagne, contributi o altre opportunità, in ambito nazionale e/o europeo attinenti ad interventi di forestazione urbana.
Si individua un percorso procedurale, che prevede:
- Manifestazione d’interesse con avviso pubblico che garantisca fra l’altro massima partecipazione e imparzialità per i soggetti interessati al progetto (associazioni, operatori economici e gruppi di cittadini);
- indicazione dei requisiti di partecipazione;
- possibilità di implementare le aree attraverso un meccanismo dinamico di integrazione, secondo logiche di massima trasparenza e semplificazione;
- manutenzione ordinaria e straordinaria con un limite minimo temporale di tre anni;
- predisposizione di schemi di contratti di sponsorizzazione;
- un sistema di monitoraggio di avanzamento del Progetto.
Diviso il territorio comunale in 5 unità territoriali (Zone Est, Nord, Ovest, Sud e Centro storico), sono state censite e mappate 100 aree verdi di proprietà comunale e di queste le prime 9 sono state scelte per essere messe a bando (Manifestazione di interesse) e quindi destinate al Progetto di forestazione urbana.
A interventi compiuti, si stima in totale la messa a dimora di 8.639 piante su una superficie complessiva di 87.276 metri quadrati.
La CO2 totale assorbita è stimata in 431.000 chilogrammi/anno; le Isole di calore mitigate sono 3 di livello Alto, 5 di livello Medio e 1 di livello Basso,
Il primo gruppo di Aree è costituito da:
- parco Curti a Villa Bagno: 5.888 metri quadrati di superficie piantumabile; 583 alberature stimate per la messa a dimora; Isola di calore di livello Medio; 29.000 chilogrammi/anno stima CO2 assorbita;
- parco dei Gonzaga a Villa Sesso: 9.164 metri quadrati di superficie piantumabile; 907 alberature stimate per la messa a dimora; sola di calore di livello Medio; 45.000 chilogrammi/anno chilogrammi/anno stima CO2 assorbita;
- parco Giovanni Boldini a Cella: 1.273 metri quadrati di superficie piantumabile; 126 alberature stimate per la messa a dimora; Isola di calore di livello Medio; 6.000 chilogrammi/anno stima CO2 assorbita;
- parco di Roncocesi a Roncocesi: 9.119 metri quadrati di superficie piantumabile; 903 alberature stimate per la messa a dimora; Isola di calore di livello Alto; 45.000 chilogrammi/anno stima CO2 assorbita;
- parco Brichetti a San Bartolomeo: 11.409 metri quadrati di superficie piantumabile; 1.129 alberature stimate per la messa a dimora; Isola di calore di livello Basso; 56.000 chilogrammi/anno stima CO2 assorbita;
- parco Enzo Baldoni a Buco del signore: 5.771 metri quadrati di superficie piantumabile; 571 alberature stimate per la messa a dimora; Isola di calore di livello Alto; 29.000 chilogrammi/anno stima CO2 assorbita;
- parco Monsignor Cocconcelli a San Maurizio: 16.445 metri quadrati di superficie piantumabile; 1.628 alberature stimate per la messa a dimora; Isola di calore di livello Medio; 81.000 chilogrammi/anno stima CO2 assorbita;
- bosco urbano di San Prospero a San Prospero Strinati: 20.105 metri quadrati di superficie piantumabile; 1.990 alberature stimate per la messa a dimora; Isola di calore di livello Medio; 100.000 chilogrammi/anno stima CO2 assorbita;
- parco Luciano Lama a Mancasale: 8.102 metri quadrati di superficie piantumabile; 802 alberature stimate per la messa a dimora; Isola di calore di livello Alta; 40.000 chilogrammi/anno stima CO2 assorbita.
I criteri per la scelta delle aree disponibili, rappresentabili in cartografie tematiche, sono stati implementati in ambiente Gis ed è stato realizzato un geo-database in continuo aggiornamento e di facile monitoraggio.
Questo permette la localizzazione e perimetrazione della aree da piantumare mediante sovrapposizione ed elaborazione di diverse carte tematiche (piani attuativi, parchi, pozzi, isole di calore); la costruzione appunto di un data-base informativo per ogni area d’intervento; la realizzazione di una scheda informativa per ogni intervento; il calcolo stimato e il monitoraggio delle alberature piantumate/piantumabili.
La mappatura è stata possibile grazie a una serie di azioni di monitoraggio ed analisi scientifica in anni recenti. Il Comune, nell’ambito del progetto Life UrbanProof, ha già raccolto infatti numerosi dati in serie storica su molti argomenti (temperature-piovosità, allagamenti-esondazioni, qualità dell’aria, gestione delle acque, salute pubblica, consumi energetici, protezione civile, aree verdi, socio-economici) per costruire l’analisi del clima attuale nell’area urbana e periurbana e disporre di un quadro conoscitivo iniziale. Tali informazioni sono state integrate con quelle derivanti da un volo aereo fotogrammetrico appositamente eseguito su tutto il territorio comunale. Il volo, effettuato nella primavera del 2017, ha permesso di eseguire riprese fotogrammetriche sofisticate sull’intero territorio comunale, acquisendo quindi una mole di dati sulla morfologia, sull’incidenza solare, sulla vegetazione e permeabilità del territorio sulla flow direction.
Attraverso uno specifico progetto scientifico realizzato dall’Università di Venezia Iuav tali informazioni a loro volta incrociate con dati sulla popolazione, hanno permesso di classificare il territorio comunale in classi di vulnerabilità in termini di isole di calore e di individuare le aree oggetto di maggiore rischio allagamento.
Nel 2018 il Comune ha condotto degli studi sperimentali con Arpae, con l’obiettivo principale di studiare l’effetto delle diverse tipologie di verde urbano nel ridurre le isole di calore e contrastare l’inquinamento atmosferico.
Nel Parco delle Acque Chiare, ad esempio, nel 2018 è stato realizzato un primo progetto di orticoltura e forestazione urbana che rientra a pieno titolo nei programmi e nelle politiche del Comune per la valorizzazione dell’agricoltura urbana, l’incremento del patrimonio arboreo e l’adattamento ai cambiamenti climatici, con raccolta di dati utili alla mitigazione climatica da parte delle piante, realizzata in collaborazione con l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. L’obiettivo più generale è di realizzare delle piantumazioni che contribuiscano a mitigare le isole di calore, rendendo i parchi urbani più fruibili nei mesi estivi. In questa stessa area nel dicembre 2019 si è svolta una delle azioni del Progetto di Forestazione urbana previste nel periodo 2019-2024, promossa dall’Amministrazione comunale e dal Centro di educazione ambientale (Ceas), di cui hanno fatto parte Legambiente e Wwf, con la collaborazione di volontari, associazioni e cittadini.
Così un comunicato stampa del Comune di Reggio Emilia.
(24 febbraio 2020)
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