di Redazione, #Parma twitter@parmanotizie #Notizie
Una città che sa catalizzare nuovi residenti. Parma è il centro urbano più attrattivo in Italia. Questo il risultato dell’elaborazione del Sole 24 ore sulla popolazione residente nei centri urbani dal 2010 al 2019. La popolazione della Capitale Italiana della Cultura è passata dai 172mila residenti del 2009 ad oltre 198mila abitanti a fine 2019. Un segno positivo a due cifre, +15%, che in quest’ultimo decennio è cresciuto fino a regalarle il primo posto tra le città italiane per crescita demografica. Addirittura prima di Milano e Roma.
Riportiamo le dichiarazioni di Marco Bosi, vicesindaco con delega ai servizi demografici, riguardo a questo traguardo raggiunto dalla città di Parma:
Già nel 2015 il termine “attrattività” era stato inserito nel documento unico di programmazione del Comune insieme alle parole chiave che esprimevano quale direzione volesse seguire l’Amministrazione della Giunta Pizzarotti. L’attrattività di Parma si esprime verso aziende e lavoratori. Qui la qualità della vita appoggia sui tempi ridotti e sulla comodità dei brevi spostamenti casa-lavoro e su servizi di comunità che si assestano su alti livelli. Tra questi, quelli per l’infanzia che sostengono anche il lavoro femminile. In città gli stranieri regolarmente iscritti in anagrafe sono passati dal 12 al 17,3% del totale della popolazione.
Le aziende del territorio hanno dato possibilità di lavoro a molti immigrati. Il settore agroalimentare, di cui Parma è punto di riferimento internazionale, ha risentito della crisi, ma meno di altri distretti produttivi; la continuità di domanda di lavoro, la sicurezza di un indotto che ha resistito agli urti della crisi economica mondiale ha saputo offrire una dimensione che ha potuto concretizzare possibilità di regolarizzarsi ed integrarsi.Non si tratta solo di un appeal economico – prosegue Bosi commentando le cifre raccolte dall’Ufficio Statistica del Comune di Parma – Non dobbiamo scordare il posizionamento del nostro Ateneo tra i più prestigiosi in Europa. E un aspetto fondamentale, che appartiene all’identità della città: la sua dimensione vivibile, ma nient’affatto provinciale. La sua comunità con una straordinaria capacità di accogliere e di fare rete, la sua capacità di nutrirsi di innovazione e creatività, credo sia quello che le conferisce un respiro europeo dentro il quale è facile sentirsi a casa.
(25 febbraio 2020)
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