di Paolo M. Minciotti
Reggio Emilia rinnova il suo impegno per il contrasto alle discriminazioni con il progetto Cities – Cities Initiative Towards Inclusive and Equitable Societies, che vede un lavoro integrato territoriale – di cui l’Amministrazione comunale di Reggio Emilia è capofila – con il Comune di Modena, l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e la Fondazione Mondinsieme. Informa un comunicato stampa del Comune di Reggio Emilia.
E’ la prima esperienza progettuale sul tema a vedere coinvolte insieme queste istituzioni, mentre il partenariato del progetto europeo si compone di una quindicina di soggetti tra Comuni, Regioni e istituzioni nazionali e internazionali.
Cities si fonda infatti sull’esperienza della rete italiana Città del Dialogo e vede la partecipazione dei Comuni di Reggio Emilia, Modena, Ravenna, Olbia e Casalecchio di Reno (Bologna), dell’Università di Modena e Reggio Emilia, della Fondazione Mondinsieme di Reggio Emilia e di Icei, Ong con sede a Milano che coordina la rete italiana Città del Dialogo. Il progetto conta inoltre sul supporto di importanti realtà nazionali e internazionali: le Regioni Emilia-Romagna e Sardegna, l’Ufficio nazionale Antidiscriminazioni razziali (Unar), le città di Leuven (Belgio) e Strasburgo (Francia), il Consiglio d’Europa – programma “Intercultural Cities” e le reti delle città interculturali della Spagna, del Portogallo e della Svezia.
Il progetto Cities ha simbolicamente preso avvio il 21 marzo 2024, nella giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale e si concluderà nel marzo del 2026.
Il progetto Cities si pone tre importanti obiettivi. Il primo è quello di elaborare e mettere in atto nelle cinque città coinvolte strategie di contrasto alle discriminazioni che adottino la prospettiva dell’intersezionalità. Queste strategie saranno esito di percorsi partecipati, che coinvolgeranno il personale degli enti e la società civile, con particolare attenzione alle persone più esposte al rischio di subire discriminazioni. A tal scopo saranno previsti interventi formativi rivolti a diversi target e la realizzazione di incontri territoriali di confronto sui contenuti. L’implementazione delle strategie potrà avvalersi anche del potenziamento degli sportelli antidiscriminazioni e dell’avvio di osservatori locali.
Il secondo obiettivo è lo sviluppo, sotto la supervisione scientifica dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, di un efficace sistema di raccolta e analisi dei dati di uguaglianza, che permetta alle Amministrazioni di monitorare, valutare e progettare azioni antidiscriminatorie a livello locale.
Il progetto mira, inoltre, a rafforzare il ruolo chiave delle città nella prevenzione e nel contrasto delle discriminazioni, sia attraverso un percorso di scambio e confronto internazionale con le città di Leuven e Strasburgo, sia attraverso la condivisione dei risultati di progetto con le reti di città che fanno capo al Consiglio d’Europa e con le autorità regionali e nazionali.
Questa progettazione è in continuità con i progetti europei Super e Itaca che hanno accompagnato e supportato l’Amministrazione comunale nell’adottare, nel gennaio 2023, il Piano d’azione locale per il contrasto al razzismo, alle discriminazioni per origine e appartenenza culturale e ai crimini d’odio, prima città italiana a dotarsi di questo strumento operativo.
(5 aprile 2024)
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